ON ART e Animali Intelligenti – La cultura che attraversa Reggio Emilia

Una rassegna culturale che accende la città con 70 eventi tra ottobre e dicembre
Da ottobre a dicembre 2025, Reggio Emilia respira attraverso Animali Intelligenti. Nuove produzioni culturali in città, una rassegna, che porta oltre 70 eventi nei quartieri, nelle piazze, nei luoghi dove la comunità si ritrova. Non è solo un calendario di appuntamenti: è un organismo vivo fatto di 36 associazioni che insieme al Comune di Reggio Emilia hanno immaginato un modo diverso di fare cultura. Un modo che esce dai confini tradizionali, che si muove tra le strade, che trasforma gli spazi in punti d’incontro dove le persone si riconoscono e le idee circolano.
ON ART è parte di questa rete, di questa energia che attraversa la città. Insieme alle altre realtà culturali reggiane, contribuiamo a costruire un paesaggio dove spettacoli, laboratori, concerti e incontri diventano occasioni per scoprire luoghi, partecipare, sentirsi parte di qualcosa che cresce. Animali Intelligenti è un invito a essere curiosi, a lasciarsi sorprendere, a vivere la città come uno spazio che si può abitare anche attraverso l’arte e la musica.
La rassegna si muove con una domanda precisa: cosa succede quando la cultura dialoga con le comunità, quando non aspetta che il pubblico arrivi ma va incontro alle persone? Succede che Reggio Emilia si accende, che i quartieri diventano protagonisti, che le associazioni tessono relazioni e visioni condivise. Succede che la città diventa più viva, più curiosa, più aperta.
Giovani Armonie al Teatro San Prospero – Sabato 22 novembre alle 21:00

Giovani Armonie, un concerto di sassofoni della Filarmonica Tricolore
Uno degli appuntamenti di questa stagione arriva sabato 22 novembre 2025, alle ore 21:00, al Teatro San Prospero, realtà teatrale nel cuore del centro storico reggiano curata da ON ART. Sul palco salirà “Giovani Armonie”, l’ensemble giovanile di sassofoni della Filarmonica Città Tricolore, nato nelle aule del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara sotto la guida del M° Gaetano Di Bacco.
Questi giovani musicisti portano in scena un’idea corale di sassofono: un suono che si espande, che dialoga, che si fa quasi orchestra. Sotto la direzione del M° Luca Puglielli, il concerto attraversa pagine celebri della tradizione musicale per poi immergersi nelle atmosfere cinematografiche di Ennio Morricone. È il racconto di chi sta imparando a dare forma al proprio linguaggio musicale, con quella naturalezza che appartiene a chi scopre mentre suona.
L’ingresso è libero e gratuito, fino a esaurimento posti.

Teresa, uno spettacolo organizzato dal Teatro dell’Orsa
Altro appuntamento all’interno della rassegna “Animali Intelligenti” si terrà il 6 dicembre ore 21:00 sempre al Teatro San Prospero, con lo spettacolo “Teresa ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento”.
C’è una piccola stanza, da qualche parte tra le colline e la nebbia, dove una macchina da cucire tiene il ritmo dei giorni e un radiodramma accompagna i pensieri. In quella stanza vive Teresa, la sarta del paese. È lì che prende forma l’abito da sposa di Aurora, “bello, che costi poco e col pizzo qua e là”, ma soprattutto è lì che si ricuciono memorie, desideri e ferite silenziose.
Dall’omonimo racconto di Antonio Catalano, prende vita uno spettacolo dolce e poetico, dove il quotidiano diventa incanto e il gesto antico del cucire si trasforma in un rito che attraversa l’esistenza.
Con la voce e la sensibilità di Patrizia Camatel, accompagnata dalle voci del radiodramma di Esther Ruggiero e Vincenzo Caruso, la scena si veste del delicato allestimento tessile di Barbara Mugnai, sotto la regia attenta e luminosa dello stesso Catalano. Una coproduzione Casa degli Alfieri e Astiteatro 46.
Teresa non cuce solo vestiti: rammenda la propria anima, intreccia polenta e speranze, attraversa ricordi che affiorano come pizzi leggeri. E mentre una poiana vola sopra la collina e sparisce oltre il bordo del cielo, le sue mani continuano a lavorare, come quelle di una Parca contemporanea, che tesse frammenti di vita: i primi pantaloni di un ragazzo che diventa uomo, l’abito buono delle cerimonie, il vestito dell’ultimo viaggio.
Il racconto, tenero e avvolgente, porta sul palco l’inconfondibile stile narrativo di Catalano, intrecciato ad aneddoti reali del mestiere dei sarti: custodi di una sapienza antica, fatta di ago, fili e ascolto. Una sapienza che, oggi come ieri, riesce a sfiorare il cuore di chi guarda e di chi vive.
Patrizia Camatel, attrice, autrice e regista, porta con sé un percorso ricchissimo: fondatrice del Teatro degli Acerbi, collaboratrice storica della Casa degli Alfieri, diretta da grandi maestri e creatrice di spettacoli intensi e profondi. La sua presenza scenica, discreta e generosa, dà a Teresa una voce che consola e accompagna.
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