Sabato 15 novembre

ore 21:00


Il meglio deve ancora venire

Una produzione On Art

Regia Matteo Bartoli

Con Ennio Cantoni, Matteo Bartoli, Roberta Minzera, Monica Mirandola, Francesco Calabrò

Al centro di tutto c’è l’amicizia: quella forza “eterna” che rende sopportabili i drammi, ridimensiona le tragedie e ci ricorda che, accanto ad un amico, anche la fine può trasformarsi in un’avventura degna di essere vissuta. La commedia mette in scena anche padri e figli, ricchi e scapestrati, convenzioni sociali e pregiudizi pronti ad essere scardinati. Non ci sono etichette che tengano: la storia celebra la libertà di essere sé stessi, senza obbedire al rigido codice del “politicamente corretto”. Arthur e César, compagni di collegio e amici da una vita, incarnano alla perfezione l’arte di essere diversi ma inseparabili. Arthur è un medico scrupoloso, votato alle regole e alla precisione. César, al contrario, è un vulcano di caos e leggerezza, appena travolto da una bancarotta. Quando un equivoco clamoroso li convince di essere entrambi condannati, comincia una sfida irresistibile: esaudire i desideri dell’altro prima che sia troppo tardi. Una corsa contro il tempo, un duello di follia e di affetto. Perché se è vero che il futuro appartiene a nessuno, è altrettanto vero che il meglio deve ancora venire.

Sabato 13 dicembre

ore 21:00


Galà d’Operetta

Una produzione Parma Brass
 

Con Fabrizio Macciantelli e Antonella De Gasperi

E i maestri musicisti Daniele Pasciutta, Paolo Murena, Gianluigi Paganelli, Roberto Ughetti, Alberto Orlandi, Luigi Zardi

Un’emozionante e variegata carrellata di romantiche arie, ritmi frizzanti e divertenti scene comiche tratte dalle operette più amate. In questo allegro e spumeggiante spettacolo, il Parma Brass accompagna e interagisce con bravissimi artisti specializzati in questo brillante genere teatrale, alternando canto, musica e gag comiche attraverso indimenticabili melodie e simpatiche gag tratte da: 

La vedova allegra, Cin Ci Là, La principessa Czarda, Il paese dei campanelli, Al cavallino bianco, Il paese del sorriso, Ballo al Savoy, Scugnizza.

Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Inscena srl.

Sabato 17 gennaio

ore 21:00

La partita non è ancora finita

Una produzione On Art
 

Di Marco Mittica

Regia Matteo Bartoli

Con Marco Mittica, Chiara Bonfrisco, Fabio Biaggi

Il progetto è stato realizzato per ricordare le stragi del 1992, che hanno coinvolto in primis Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, eroi del nostro tempo che hanno perso la vita per difendere la libertà dell’intera nazione, non solo della terra di Sicilia. La partita non è ancora finita è un racconto che, attraverso la metafora calcistica e lo sguardo di un bambino, narra come i giudici Falcone e Borsellino abbiano affrontato la lotta contro la criminalità organizzata. L’intreccio tra le loro figure e la quotidianità di un bambino che gioca a pallone con gli amici vuole individuare nell’infanzia il terreno fertile in cui far crescere le regole del rispetto e dell’onestà. È un tentativo, con linguaggio semplice e il rimando al gioco, di rendere vicine e comuni due figure straordinarie ma profondamente umane, che combattevano per diritti sacrosanti. Il percorso narrativo parte dal 1985, quando i due giudici furono portati d’urgenza sull’isola dell’Asinara, fino alla sentenza della Cassazione del tragico 1992. Un cammino segnato da vittorie e da “sgambetti”, che racconta la loro determinazione e il loro coraggio.

Sabato 21 febbraio

ore 21:00

I Figli di Eichmann

Di Matteo Manfredini

Con Enrico Salimbeni, Matteo Manfredini

Nel 1962, nello stato di Israele, fu eseguita la condanna a morte del criminale nazista Adolf Eichmann catturato due anni prima in Argentina. La sua fredda e razionale efficienza aveva contribuito alla deportazione sistematica di milioni di ebrei verso i campi di sterminio dal ’42 al ’45. La copertura mediatica del processo spinge il filosofo Gunter Anders a redigere una lettera proprio al figlio di Adolf Eichmann, Klaus Eichmann, all’epoca solo un ragazzino. Anders era un ebreo tedesco, costretto a fuggire dalla Germania nel 1933 per rifugiarsi prima in Francia e poi negli Stati Uniti. La sua lettera, ricca di riflessioni sulle origini e le conseguenze dell’Olocausto, alza un velo sulle inquietanti radici, ancora scoperte, di quel terribile periodo che ha solcato la storia dell’Occidente. Salimbeni e Manfredini leggeranno e dialogheranno su alcuni passaggi di un testo che riguarda tutti noi. Quando parliamo dell’Olocausto, abbiamo davvero a che fare con qualcosa più grande di noi?

Sabato 14 marzo

ore 21:00

Vincent

Lettera dall'altra metà del cielo

Di e con Francesco Lenzini 

Musiche e accompagnamento live Edoardo Ponzi, Giorgio Genta 

Vincent è un monologo musicato di circa un’ora e dieci che attraverso la lettura di alcune delle opere principali di Vincent van Gogh mette in luce la complessità della sua vicenda umana. La storia di un uomo fragile ma determinato a percorrere la sua strada fino alle estreme conseguenze. Un racconto poetico basato sull’infinità delle lettere che l’artista scambia con l’amato fratello Theo. Didattico ed emozionale Vincet è uno spettacolo consigliato a tutti coloro che vogliono scoprire o riscoprire l’uomo Vincent dietro il mito Van Gogh.

Le musiche originali di Edoardo Ponzi e Giorgio Genta accompagnano la performance con delicatezza e potenza, amplificando le emozioni e dando voce ai tormenti e alle visioni dell’artista. La scenografia sonora diventa parte integrante del racconto, creando un’atmosfera immersiva e poetica.

Domenica 28 dicembre

ore 16:00

 

Pinocchio

 

Una produzione Teatro Distillato

Regia di Matteo Bartoli

Con Francesco Calabrò, Cesare Mattioli, Marco Rovacchi, Camilla Guatteri

Ammettiamolo: chi non ha mai detto una piccola bugia e l’ha fatta franca? Ma non è così per il burattino più famoso di sempre. Prima di scoprire che dire la verità è l’unica strada per diventare grandi, dovrà districarsi tra mille avventure. Tra giochi di luce, canzoni, fughe e tirate d’orecchi. Seguiremo con il fiato sospeso Pinocchio, accompagnandolo per le strade del Paese dei Balocchi… fino alla bocca del pescecane! Uno spettacolo divertente e poetico. La messa in scena segue la storia originale e cerca di mostrare le due facce di ogni personaggio: la fata, non sempre buona, Mangiafuoco che non riesce a fare paura, e la coscienza (il grillo) che proprio saggio non lo è sempre. Il linguaggio che abbiamo utilizzato, sia vocale che corporeo, è facile e diretto, ma senza snaturare il vero significato della favola scritta ormai più di 140 anni fa.

Domenica 25 gennaio

ore 16:00






























Pollicino

Una produzione Teatro Dell’Orsa

Di Bernardino Bonzani, Monica Morini

Con Bernardino Bonzani, Franco Tanzi

Costruzioni Franco Tanzi

Regia Monica Morini

Una delle più belle storie di Perrault, una fiaba per vincere la paura, un sentiero di molliche di pane per entrare nel bosco, sapere chi siamo, essere forti anche quando siamo piccoli. Come Pollicino occorre ritrovare la strada di casa e, quando proprio non si può fare altrimenti, si deve trovare il coraggio di affrontare l’orco.

Gli oggetti e gli elementi scenografici sono stati ideati e interamente realizzati con materiale di riciclo, legno, metalli, stoffe, materie plastiche, persino lampade. Sul palco, la materia ch’era perduta riprende vita, riacquista un’anima ed entra nella storia per amplificare emozioni.

Domenica 01 marzo

ore 16:00

Mowgli

Avventure nella giungla

 

Una produzione More Than Musical – Compagnia Le Rane

Regia Manuela Mellini

Con Francesca Chierici, Libera D’Antuono, Carmen Capuano, Giulia Bottazzi, Franco Bonilauri, Nadia Lapomarda, Elvira Anna Noviello, Fatima Keita, Alessandro Taddia, Lucia Chierici, Valerio Trillicoso

Scenografie IE PARK SRL

Costumi Francesca Bianchi

Musiche live Alessandro Taddia

Mowgli – Avventure nella giungla è una rivisitazione musicale dei celebri racconti di Rudyard Kipling, “Il libro della Giungla” e “Il secondo libro della Giungla”, pubblicati tra il 1893 e il 1895. La storia segue Mowgli, qui in versione femminile e adolescente, cresciuta nella giungla da un branco di lupi. Per sfuggire alla minaccia della tigre Shere Khan, ossessionata dall’uomo e dal fuoco, Mowgli deve essere riportata alla sua famiglia d’origine. Il distacco dalla giungla sarà difficile, soprattutto per l’affetto verso Baloo, l’orso pigro e giocherellone, e Bagheera, la pantera saggia che l’ha protetta fin da piccola.

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